lunedì 24 ottobre 2011

Sono un rubacuori! Latin lover? No, recuperatore di organi. – Repo Men, 2010


Sono tempi duri, di crisi. Non solo economica, è tutto il mondo che sembra andare a rotoli. Siamo ad ottobre e fino a due settimane fa faceva caldo, adesso ci saranno dieci gradi.

«…E son venuti di botto, eh! Ma le sembra possibile?! Primavera ad ottobre e poi subito inverno…la va minga ben, non ci sono più le mezze stagioni…»
 «Guardi signora lasci perdere, ha visto che influenza che c’è in giro? Io c’ho un reumatismo (poggiandosi la mano sull’anca e scuotendo l’altra mano)…sono i mali di stagione!»
«Non me ne parli…d’altronde cosa vuole, oggi tutti si ammalano perché nessuno è più abituato a fare fatica, e la crisi c’è perché i giovani oggigiorno si lamentano e si lamentano ma c’han mica voglia di lavorare, son mica le banche, il Berlusconi e tutta quella roba lì, è colpa dei rossi, dei comunisti…»
«A proposito, ha visto le ciliegie che prezzi?! Nove euro al chilo, sembra di andare al far la spesa dal Bulgari, mica al mercato di Via Stresa, e comunque oggi la frutta la fan maturare in serra o la portano da quei paesi lì, tipo il Marocco, si sente che non è mica roba delle nostre parti, come dire, del Meridione…»
 «Non c’è niente da fare, cara lei, si stava meglio quando si stava peggio…e non parliamo dei mezzi pubblici, quelli sì che dovrebbero regolarli - son sempre in ritardo, oggi ho aspettato la 42 per un quarto d’ora, in piedi, mi dica lei se è possibile - così tutti quelli che al lavoro ci vanno in macchina muovono, mi scusi la parola, il sedere, e non inquinano…ma ha sentito della figlia del Carletti?...»

E della crisi parla anche Repo Men, fine ibrido (eufemismo) tra commedia  e azione, strizzatona d’occhio a tutti i livelli - ma con picchi - sulla situazione che pesa oggi sul globo terracqueo.
Potevo dire mondo, o società, o fermarmi a “oggi”, ma globo terracqueo mi fa sentire acculturato, e in più è difficile da digitare. Infatti l’ho scritto due volte due perché sono un virtuoso.

Cazzo Jude se ti stai stempiando...
Comunque: se tu facessi l’esattore delle tasse e andassi a salassare grandi e piccini tutto tronfio e contento del tuo lavoro in un mondo (globo terracqueo) di gente che fa la fame, saresti felice? Sì?! E se poi fossi tu ad avere bisogno di soldi e ti strozzinassero alla grande e ti mandassero a farti brutto il tuo collega grosso che pesta più di te? Come (globo terracqueo) la metti? E se al posto che essere uno strozzino vero e proprio andassi a tagliuzzare laggente perché sei un recuperatore di organi e la perfida compagnia per la quale lavori non fosse una banca o giù di lì ma la più grande mafia legalizzata dei suddetti organi artificiali? E se invece che averti prestato dei soldi ti avessero (globo terracqueo) dato un cuore nuovo? Hey Jude! Non canti più, eh?!

Repo Men parte da una base relativamente originale, si dirige dritto e convinto su binari scontati (la buona, cara, sempreverde legge del contrabbasso), per poi concludersi scontatamente in modo originale che è tipo l’unica cosa che funziona del film. Mi spiego (globo terracqueo):
Scusa Cisco ma mi riprendo Ernesto...
.Base relativamente originale: nel 2025 non esisteranno i vecchi, ma tutti, arrivati attorno ai 35 anni, avranno misteriosamente bisogno di fare almeno un trapianto. C’è un’azienda, la Union (versione 2025 de “l’Organizzazione” - Nomination agli Academy Awards come Originalest Villain’s Name), che produce organi artificiali costosissimi. Loro che son furbi ti dicono cose tipo “rotule 3x2”, ti fanno fesso, ti convincono a fare il trapianto, ma dopo un mese che non paghi il tuo nuovo testicolo destro arrivano Jude Law e Forest Whitaker: con un taser e un sorriso ti  stendono, ti tagliuzzano Ernesto seduta stante e se ne vanno contenti. Jude Law e Forest Whitaker di mestiere fanno i recuperatori di organi. Ma l’ho già detto. Per caso ho anche già detto globo terracqueo?
.Dritto e convinto su binari scontati: Jude Law è un uomo realizzato, ha una casa, una famiglia, fa il lavoro che gli piace e il suo collega è anche il suo migliore amico. Ma…drammone: la moglie se ne esce con la classica «o lui (il lavoro) o me» = Il Jude toppa al volo la risposta + incidente sul lavoro = la moglie lo lascia + un cuore nuovo di quelli del 3x2 = Mondo che gli crolla addosso + lui non ha i sghei por el nuevo corazon e si ravvede e bla bla bla ma ha visto la figlia del  Carletti?
.Per poi concludersi in modo scontatamente originale che è tipo l’unica cosa che funziona del film: non ve lo dico.

…che poi a leggere qua e là son tutti buoni a sputargli addosso, a ‘sto Repo Men. Che poverino, non sarà il film epico alla Blade Runner, ma tutto sommato il suo onesto mestiere di film d’intrattenimento lo fa, eccome. Però fa anche l’errore di avere delle velleità, che costituiscono il vero punto debole del film, perché sono sviluppate in modo facile ed affrettato.

Citando il buon The Rock partiamo con il dessert, i punti forti: ok, ci sono gli attori yeah, c’è la musichina coi tamburelli yeah alla Ocean’s 11, 12, 13, 14, 15The Snatch a volume massimo, la fotografia spacca, ma d’altronde è anche un film costato suppergiù sui 30 milioni di presidenti morti e verdi, quindi almeno fa il favore di essere stiloso.
Io son quello del 3x2
Ma la prima cosa che salta all’occhio è l’ironia di tutta la prima parte del film, portata avanti a mo’ di commediola macabra. E un film di fantascienza supercruento che vuol parlare del mondo (globo terr…basta) e si traveste da british a me piace. Jude Law è in modalità Watson e Forest Whitaker è Forest Whitaker, riescono a rendere credibile e quasi divertente l’opera di pulizia dal sangue. Parlo di “pulizia dal sangue” perché qui l’ironia serve da contrappeso sia alle scene “rotule 3x2,tagliuzzamenti di Ernesto” sia al fascismo convinto dei due, che non sono altro che dei pulotti scimmiati coi bisturi la cui unica salvezza è quella di non essersi mai posti domande.

E adesso vai con la verdura: dopo un inizio promettentissimo, il Jude comincia a porsele pe’davero ‘ste dannate domande, ma d’altronde gli han cambiato il cuore. Strizzatona d’occhio part 2. Da qui in poi il film crolla, tutta l’ironia di cui sopra svanisce magicamente perché lui passa dall’altra parte della barricata: roba da Il principe e il povero VS. San Paolo sulla via di Damasco. Il cambio di prospettiva gli fa passare nel tempo di uno starnuto il sorrisone da tempia a tempia e in mezzo secondo netto lui fa i conti con tutto il suo passato; il secondo atto diventa così un baratro serioso, dove il Jude è braccato e se la dà a gambe, ma è un passaggio troppo netto che trascina giù il film. È per questo che parlo di strizzatone d’occhio: si parla di povertà, di acqua alla gola, di umiliazione del corpo, di uccisione della libertà intellettuale e non, di cameratismo, di media opprimenti, ma lo si accenna di botto, quasi dal nulla, e in maniera gratuita, senza sviluppare un beneamato cippone di niente.

Ecco, qui è quando mi prendo benissimo
Però però, quasi a voler chiedere scusa, il film si riprende sul finale e regala una scenetta d’azione col Jude preso veramente benissimo e con altro che i palati fini aborrirebbero ma che a me è piaciuto nella sua pornografia (in senso lato). Vorrei dire altro ma chi si racconta bravo a fare recensioni sa che non deve spiattellar troppo la trama. Infatti vi ho raccontato tutto il film.

In definitiva Repo Men ha scontentato tutti: al di là del rapporto “30 milioni di presidenti morti e verdi/super flop al cinema”, è quello che gli ammerregani definirebbero ‘tweener, ovvero una via di mezzo, né carne né pesce, né zuppa né pan bagnato, una mezza stagione che non c’è più (…ma ha visto la figlia del Carletti?). Troppo semplicistico e cruento per chi sbandiera moralismi in nome dell’arte, con troppe pretese per chi dell’arte ha un’idea legittimamente sua e ci piacciono gli ammazzamenti con il Pomì. Io che tendo verso il Pomì l’ho apprezzato, è un onesto film di genere tratto da un romanzo di genere (The Repossession Mambo). PERO’, dopo che hai visto il trentesimo film alla Matrix, alla ExistenZ, alla Nirvana dove sai che per quanto tu ti possa fare il culo il sistema vince sempre
1)non ne hai piene le palle ma quasi (solo perché ogni volta su quest’idea riescono a farci dei gran bei filmoni)
2)t’incazzi perché le tante belle cose che dicono sul sistema fanno parte del sistema stesso che genera i propri antidoti per poi reindirizzarli, e allora ti poni qualche domanda. Ma qui sono io che comincio a sventolare il bandierone del moralismo.

Listino prezzi
Comunque, andando in giro su internet ho visto una cosa interessante: hai bisogno  di un piloro nuovo? Hai la proverbiale bruschetta nel’occhio e non vedi più un beneamato? Non ti commuovi più a vedere Over the Top quindi hai bisogno di un altro cuore? Hai le gambe che ti fanno GiacomoGiacomo e quindi necessiti di due rotule nuove? Su www.theunioncares.com ci trovi pure quella di scorta! Rotule 3x2, Evaristi ed Ernesti di ogni forma e misura, fegati multicolori e orecchie che  ti prendono pure Al Jazeera…non perdere l’occasione! Lo devi a te stesso e alla tua famiglia!

(Ogni commento sul costo della campagna pubblicitaria di Repo Men e ogni conlusione che si può trarre su suo effettivo successo sono lasciate alla discrezione del lettore.)

Sigla:

Siamo realisti, chiediamo l’impossibile.