sabato 11 agosto 2012

Può fare molto male - Ferite mortali


di Marco Cullorà


La prima cosa che c'è da sapere di questo film è che è tratto da un romanzo di John Westermann.
La seconda cosa da sapere è che il film come al solito differisce dal romanzo stesso.La terza cosa da sapere, nonchè la più importante, è che questo è l'unico caso in cui il film è più bello del libro perchè c'è Steve a riportare la serenità e la giustizia.
La terza cosa bis è che questo film nel 2001 ha per un momento rilanciato la carriera di Steve sul grande schermo, salvo troncarla l'anno dopo con "Infiltrato Speciale" e lanciarlo nel periodo più bello e opulento dal punto di vista fisico: il decennio degli home video.
Questa nuova tappa sulla via del ka ci presenta uno Steve in forma fisica, ben lontano dalla pinguità che avrebbe donato letizia a tutti, e in versione sportiva da nuovo millennio. Tuttavia per compensare la mancanza del cappottone si chiede alle controfigure di fare gli straordinari non retribuiti con tutta una serie di calci volanti e di mosse simili al wrestling che si potrebbero riassumere con lo slogan "Don't try this with Steve o sono mazzate spesse".
Steve si ritrova nei panni di Orin Boyd, un poliziotto che assomiglia un pochino al Coliandro di Lucarelli: poco attento alle regole, di modi terra terra con i cattivi (Coliandro generalmente le prende), abusa del suo potere e c'ha la sfiga attaccata al culo, perchè così non può essere quando i superiori incominciano a metterlo sulla lista nera.
La goccia che fa traboccare il vaso è l'inizio di quello che potrebbe essere considerato l'episodio pilot di "Piacere, mi chiamo Steve: faccio cose, spezzo gente anche negli anni '00": il vicepresidente degli Stati Uniti finisce il classico comizio ai giardinetti e se ne torna bel bello a casa, se non fosse che finisce sotto l'agguato dei terroristi in stile "La Piovra", che per chi ha la mia età e non conosce questa serie sulla mafia può difendersi con due ragioni da questa imbarazzante lacuna:
1) Non ha sentito le dichiarazioni di Berlusconi nel 2009: "Se scopro chi ha fatto le serie de "La Piovra" e chi scrive libri sulla mafia facendoci fare brutta figura, giuro che lo strozzo."
2) La più probabile: non ha mai avuto una madre che ha pianto di disperazione sullo schermo che faceva vedere il corpo del commissario Cattani, alias Michele Placido con l'eskimo e con quei folti capelli all'indietro tipici degli anni '80, trucidato dalla mafia nel retro dell'ospedale Niguarda.
Questi terroristi spuntano ovunque e cominciano a sparare che dio la manda. 9 volte su 10 i poliziotti che nei film subiscono le imboscate, hanno un'intelligenza artificiale che li fa morire ancor prima di poter esplodere una pallottola in aria anche solo per poter gridare "cosa cazzo sta succedendo su sto ponte?!" e infatti si conferma la legge dei grandi numeri: la maggioranza di questi muore, si salvano giusto le quattro guardie che proteggono il vicepresidente.
Arriva Steve a riequilibrare il numero di morti per la polizia con la pistola che non si ricarica mai e si ritrova nella situazione in cui sono rimasti solo lui e i quattro che proteggono il vicepresidente. Conscio dei suoi poteri spirituali, urla al vicepresidente di raggiungerlo ma i quattro bodyguard non lo lasciano...e non è neanche presidente.
Steve si offende, gli viene il musone e lancia una maledizione ai quattro: tre muoiono trucidati, mentre il quarto viene stordito da Steve e usato da scudo umano per sparare a un terrorista, assolvendo alla sua funzione più utile, quella appunto da scudo umano.
Steve rimane col vicepresidente, i terroristi si moltiplicano ma non sei in fase sbronza che ci vedi doppio, perchè si moltiplicano davvero, allora non sapendo cosa fare, tira su il vicepresidente e lo butta in acqua dal ponte, poi ammazza i terroristi e i cloni.
I terroristi sono morti, il vicepresidente è salvo: praticamente Steve è un eroe ma non basta per i suoi superiori frustati che lo spediscono al distretto 15, il distretto dove viene concentrata tutta la delinquenza mondiale. Non contenta, la sua comandante lo manda dalla psicologa a smussare il suo carattere rissoso e si ritrova in una classe di paranoici rissosi come lui.
A questo punto si attiva la modalità Steve Hero Pt II: mentre sta lasciando il corso di rabbia, dicendo alla psicologa di essere una persona serena, nota che una gang se ne sta seduta sul pick up e le cose cominciano subito a degenerare con una grassa dose d'ironia:
Steve: adesso ti faccio vedere come si apre la macchina con un gesto (tac, scatto del telecomandino)
Uomo in futura rianimazione: che cosa sei, un mago?
Steve: vuoi che ti estragga un coniglio dal culo?
e poi giù schiaffi, prese, polsi molli come il cioccolato in estate e una scena totale dove Steve schiva una pallottola e ribalta a calci volanti il tipo. E tutto questo in quarto d'ora.
Ritornando sulla trama, funzionale a come vanno riportate le cose nel giusto ordine, in questo distretto Steve si trova con poliziotti spessi che si scoprono corrotti. Inizialmente Steve si trova a indagare su un traffico di eroina ma per sbaglio picchia e arresta un agente infiltrato, proprio come Coliandro. Viene declassato e mandato a gestire il traffico come il peggiore dei vigili urbani annoiati, ma non sa starsene con le mani in mano. Allora la comandante lo affianca con un poliziotto onesto, che per attaccare i repubblicani è un nero, e inizia a indagare su questa banda di trafficanti di eroina, con a capo Latrell Walker (il rapper DMX...ecco il perchè di ste musiche rap!), che in realtà è un imprenditore di internet che si finge trafficante per incastrare i poliziotti corrotti che hanno a loro volta incastrato il fratello più piccolo di Latrell.
Steve inizialmente non ci capisce niente: prima insegue i trafficanti e ne mena uno nel classico consolidato stage della rissa al bar, poi viene messo in guardia da Latrell e si allea con quest'ultimo per sgominare i poliziotti cattivi.
Qui ha inizio la modalità Steve Hero Pt III: il poliziotto buono contro i poliziotti cattivi che come al solito spacciano l'eroina perchè rischiano la vita ogni giorno per uno stipendio da fame. Steve queste cose non può tollerarle e allora inizia a cercarli per farli definitivamente fuori. I poliziotti corrotti però sono davvero crudeli: in un primo momento rapiscono Steve, gli mettono le manette e tentano di ucciderlo iniettandogli l'eroina. Pessimo errore perchè Steve è ancora in forma: dal momento che non può usare le mani, parte tutta una serie di calcioni in faccia che recuperano quelli mancanti in 10 anni di film di Steve.
Nonostante le mazzate i corrotti non si fermano e fanno schiantare in macchina la comandante, con cui c'era un certo feeling. Per chi ha conoscenza delle emozioni umane di Steve, potrà capire questa sequenza: una disperazione che dura due secondi con il tipico sguardo della diarrea fulminante e poi in sella su una moto a inseguire i poliziotti.
Alla resa dei conti tutto è concesso: i fucili, il machete, le catene, i calci e la gente spinta contro i pali sporgenti per impalarli come in "Commando", mentre Steve si destreggia con l'enciclopedia dell'aikido in poche e comode scene e il rapper le prende e le dà.
È il grande trionfo: tutto viene riportato sotto la stella del ka e Steve decide di rimanere al distretto 15 ad aiutare il poliziotto amico. E una volta amici, amici per sempre.
"Mamma, puoi aspettare 10 minuti che finisce il film?"
"Ma che problema c'è, tanto Seagal vince sempre."
Un grande passaggio intermedio tra lo Steve in forma e maestro dell'aikido e lo Steve obeso, che muove solo le mani, ma amato da tutti.
Si dice che quando ti alzi la mattina, puoi alzarti a qualsiasi ora ma il tuo destino è già sveglio da mezz'ora. Steve si sveglia mezz'ora prima del tuo destino e lo riporta all'ovile.
Ultimo spot: in questo film Steve viene canzonato come "Schwarzenegger" dai corrotti, per fortuna loro Schwarzy era impegnato con "Danni Collaterali".