venerdì 20 aprile 2012

COL VENTO DI STAGIONE MI RIMETTO IL CAPPOTTONE: TANTI AUGURI STEVE!


di Marco Cullorà


PREMESSA: STEVEN SEAGAL E LA STORIA DEL POTERE DEI CARBOIDRATI


PROMESSA: QUESTA VOLTA SARA’ DIVERSO



Nella scuola che vorrei, le cose presumibilmente andrebbero così:

Maestro: “Bene miei cari discepoli, dopo che avete visto “Out Of Reach” adesso me lo riassumerete sottoforma di tema, tipo un dialogo col vostro compagno di banco in cui gli raccontate il film in questione. Mi raccomando, mettete la definizione di Steven Seagal che più vi aggrada, che poi gli mandiamo tutti i vostri bei temini come regali di compleanno per i suoi 60 anni.”

Giovannino: “Ma maestro, posso scrivere che Steve è vegetariano?”

Maestro: “Certo caro, però scrivi che ha una ricca dieta di carboidrati e che sono quelli a dargli le giuste energie per sparare le sabogie in faccia.”

Giovannino: “Va beeeeene, mi metto subito al lavoro.”

Maestro: “Bambini avete sei ore a disposizione, se finite nei tempi domani i maschietti guardano “I Guerrieri della Notte” e le femminucce “Dirty Dancing”.”

Tutti in coro: “SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII’ SANGUE! VIOLENZA! BABY! SWAYZE!”




MAMMA, PRENDO 10 EURO ED ESCO, VADO A FARMI UN PAIO DI BIRRE CON…- OUT OF REACH (2004)


Steven Seagal: [pronuncia Stiven Sigal] detto anche “Bonzo del mar Gal” è buono e ha le stesse fattezze fisiche del mio papà. Picchia i cattivi e regala sorrisi ai buoni. Tenere la spada come Steven: tenerla all’altezza del petto come le 80enni quando si difendono dagli aggressori nei film.


Svolgimento:

Nerd 1 - Nerd 2: il dialogo fra due amici nerd degli action movies


Nerd 1: adesso ti racconto una storia.

Nerd 2: dai, che bisogna pur tirare avanti questa settimana.

Nerd 1: una di quelle storie che ritrovano un senso negli ultimi 5 minuti.

Nerd 2: Steve?

Nerd 1: esatto, Steve…Steve e il suo crepuscolo.

Nerd 2: Steve l’ho sempre immaginato che cammina a piedi nudi col tramonto, mentre mangia un cocco,
spellandolo con l’unghia dell’indice.

Nerd 1: e poi si imbatte in una scena tipica della catena alimentare: un gatto che insegue il topo, ma quando c’è di mezzo il Dharma, il predatore diventa la preda…

Nerd 2: il Dharma? Ah è vero che lui è buddhista!

Nerd 1: sbagli, è Buddha che è seagalista. Comunque, lui sicuramente vede questo gatto randagio che tenta di mangiare il ratto. Capisci? Il gatto che vuole mangiare la carne di un altro animale, una
cosa inconcepibile nel mondo armonioso di Steve. Allora cosa succede? Steve lo prende dalla coda e lo lancia come si fa alle medie col vortex. E poi sorride al topolino.

Nerd 2: nella migliore delle ipotesi il gatto si fratturerà un paio di zampe, ma in quelle fratture risiede l’apprendimento della lezione: mai mangiare i ratti davanti a Steve.

Nerd 1: già…dov’ero rimasto? Ah sì, una storia di Steve. Allora le cose sono andate così:
una sera me ne stavo bel bello a casa e stavo facendo esercizi con i polpastrelli sulla tastiera.

Nerd 2: bastava che dicessi che stavi cazzeggiando, mi è cresciuta la barba da quanto c’hai messo a dirlo.

Nerd 1: sempre poco poetico, comunque mi stavo facendo i cazzi miei quando sento che mio fratello apre la porta e rientra a casa. Aspetta, rewind (babababababababa tasto play). Lo sento che apre, ma due secondi dopo è già in sala che mi guarda con la bavetta alla bocca…

Nerd 2: la tipica espressione di chi deve farti la rivelazione del secolo.

Nerd 1: Esattamente, allora mi guarda, spalanca quegli occhietti col barluccichio di chi ha visto la luce e mi fa (testuali parole eh): OOOOOH OOOOOOOOOOOOOH HO VISTO UN FILM DI STEVEN SEAGAL SPETTACOLARE! C’ERA QUESTA SCENA DI UN DUELLO IN QUESTA CASA BIANCA E LUI TENEVA LA KATANA COSI’! E’ DI UN REGISTA CINESE O SALCAZZO, TROVALO!

Nerd 2: (risate grasse) immagino come l’ha detto.

Nerd 1: e senza togliersi il cappotto, ci tengo a dirlo, è venuto dritto come un treno a dirmelo e io sono rimasto spiazzato, come quando ti chiamano alla cattedra 20 minuti prima che finisce l’ultima ora di lezione.

Nerd 2: brutta roba…poi l’hai trovato, no?

Nerd 1: Beh non è che Steve sia stato diretto da miriadi di registi asiatici e quindi l’ho trovato e si chiama “Out Of Reach”. Allora sono andato su youtube, ho cercato il trailer e dopo 40 secondi compare questo primo piano del faccione di Steve che non ci sta tutto nello schermo. Da lì ho capito che doveva essere qualcosa di grosso, nel vero senso della parola.

Nerd 2: ora ti farò la domanda più importante: di che anno è? E’ del periodo cinema-versione magra o periodo home video-versione obesa?

Nerd 1: 2004, rigorosamente periodo home video!

Nerd 2: allora è uno di quei film davvero imperdibili, dove lo mettono in ridicolo ma nel suo essere ridicolo fa quello che sa fare meglio: menare la gente come Bud Spencer.

Nerd 1: Sì, tipo che manca solo la colonna sonora degli Oliver Onions o la canzoncina “lalalalala” nella rissa al supermercato in “Uno Sceriffo Extraterrestre Poco Extra E Molto Terrestre”.

Nerd 2: sono d’accordo, con gli Oliver Onions sarebbe tutta un’altra cosa. Ah dimenticavo, ma come si chiama il regista?

Nerd 1: Po Chih Leong, un nome una garanzia che non hai e allora speri che non tutto vada in vacca. Ho letto però su imdb che ha diretto Wesley Snipes prima che Wesley finisse ar gabbio per il fisco.

Nerd 2: ah allora ha fatto altro, pensavo che dopo aver diretto Steve fosse scomparso.

Nerd 1: il fatto di dirigere Steve gli avrà sicuramente cambiato la vita in peggio. Se ha dei figli, avranno cambiato tutte le scuole del paese perché i compagni di classe li prendono per il culo. E immagino anche la scena: “Tuo padre ha diretto Steven Seagal, almeno il mio fabbrica i prodotti Apple.” E pensa alla moglie dal macellaio: “Ma suo marito ha diretto Seagal? È vero che Steve quando non recita si diletta nell’hobby di mangiarsi la pasta?”

Nerd 2: sono sicuro che Po li avrà preparati a questa vita infernale e avrà detto “Ricordatevi che vi chiamate Leong.” Ma loro avranno risposto: “Sì papà grazie tante, con una g di meno potevamo essere ricondotti a Jean Renò, invece ci tocca Seagal.

Nerd 1: Tolstoj diceva che le famiglie infelici sono disgraziate a modo loro. Io comunque firmerei col sangue per avere un padre che possa insegnarmi tutti i segreti delle controfigure di Steve, davvero.

Nerd 2: oddio, fermati qua e raccontami la trama. Raccontami del canovaccio della vendetta ripetuto da anni.

Nerd 1: ti racconterò tutto o quasi perché è una storia sull’amicizia e le storie di questo tipo alimentano le energie positive. Però devo dirti subito che stavolta gli sceneggiatori si sono sforzati. Tipo che uno sceneggiatore stava aiutando il figlio a fare i compiti di grammatica inglese e allora ha aperto il libro di testo, il “Reflex”, su una pagina a caso e ha visto questa storia di amici che si scrivono le lettere dall’altra parte del mondo. Ha pensato fosse una cosa fica e l’ha usata come idea principale, aggiungendoci gli schiaffi e l’inespressività.

Nerd 2: fammi capire, è la storia di Steve-o che scrive le lettere a una tipa dove volano gli schiaffi?

Nerd 1: A grandi linee sì. Nei primi cinque minuti ti sembra di vedere un servizio di SuperQuark, solo senza la voce fuori campo di Claudio Capone che ti illustra le meraviglie dell’Africa e senza l’Africa perché siamo in una riserva naturale dell’Alaska. In questa riserva vedi Steve-o, col nome normale di William Lansing (per comodità userò sempre Steve) nei panni di un obeso custode di una riserva naturale che cammina per i boschi.

Nerd 2: cammina per i boschi e parla con il suo amico immaginario, l’amico Goethe, di transustanziazione dell’anima.

Nerd 1: oppure riflette su un piano di sterminio per i carnivori, tutto è possibile. Cammina con questo cappottone grigio chiaro/azzurrino e con la pelliccia di tasso in testa al posto dei capelli. Gli mancano i tipici saltelli dei bambini a carnevale. È in mancanza di ossigeno quando trova quest’uccellino incastrato in una trappola. Allora si inchina, libera l’uccellino e lo porta nella sua casetta da eremita.

Nerd 2: eh la madonna (alla Pozzetto), in cinque minuti non ha mandato nessuno dall’ortopedico? E il cappottone grigio chiaro?

Nerd 1: no, nemmeno l’uccellino dal veterinario. Lo sai che nei boschi non può indossare il cappottone marrone, altrimenti la forestale lo scambia per un orso bruno e gli dà la caccia. Dicevo, lo porta nella sua casetta e allora parte questa voce fuori campo di questa bambina polacca di 13 anni di nome Irena, la sua amica di penna. La cosa sconvolgente è che loro si sono conosciuti in un programma assistenziale che si sa solo che è assistenziale. Anzi in realtà non si sono mai visti.

Nerd 2: come gli adolescenti che si scrivono sulla chat le frasi poetiche.

Nerd 1: no chiariamo subito, qui c’è davvero della poesia. Quello che intendi tu è il passaggio intermedio prima che lui accenda la webcam e si slacci la cintura. Qui ci sono due amici che si dicono quanto sono importanti e che si scambiano i messaggi in codice. Comunque, lei sta in un orfanotrofio che in realtà funge da copertura per un traffico di esseri umani. Questo traffico è gestito da un’organizzazione mista di gente dell’Europa dell’est e della Turchia con a capo un tipo biondo di nome Faisal. E questa organizzazione è coperta dall’Itara Foundation.

Nerd 2: vabbè ma sono anni che Steve massacra i terroristi dell’est europeo, ormai è rimasta la brava gente, i contadini e i vecchi.

Nerd 1: infatti, è per questo che c’hanno messo dentro anche i turchi, altrimenti alla gente viene il sospetto che l’Europa dell’est ha un potere di rigenerazione umana 10 volte superiore a qualsiasi altra area geografica.

Nerd 2: scommettendo sull’originalità della trama, i cattivi rapiscono Irena.

Nerd 1: non solo, rapiscono Irena e un’altra decina di ragazzine come lei e le fanno trotterellare da un posto all’altro. Quindi si interrompe il carteggio fra i due amici, a Steve-o viene il sospetto di qualcosa di grosso e si appresta a volare in Polonia. C’è un problema: si scopre che Steve è il solito ex agente dei servizi segreti o qualcosa di simile, e viene tormentato dagli ex colleghi. In particolar modo da un certo Louis, una brutta persona. Steve è bianco e Louis per par condicio è nero ed essendo nero è ovviamente corrotto dalla banda che gestisce il traffico.

Nerd 2: finalmente, mi stavo annoiando. E per Steve non esiste il colore della pelle: che tu sia bianco, nero, giallo, rosso, se sei cattivo lui ti molla gli schiaffoni.

Nerd 1: e questa è una delle cose belle degli home video di Steve. Negli action movies anni ’80 i messicani (o altri) erano cattivi perché erano messicani. Qui ci sta un bolso eroe che non giudica
una persona dall’etnia ma la giudica e la punisce se è cattiva e rompe il cazzo alla povera gente. E i guai raddoppiano quando lui fa parte della categoria povera gente. Questi ex colleghi lo cercano, lo trovano e arrivano in sette a casa sua.
Bada...
Sette persone, il numero perfetto per giocare al gioco de “I malcapitati sette con le ossa invertite”. Però ci tengo a dire che in realtà ne picchia soltanto un paio e per la prima volta nella sua vita non sfascia nessun mobile, proprio perché è casa sua e si sa che lo stipendio da custode non è proprio quello di un agente dei servizi segreti. Quindi, preso anche da questo senso di frustrazione, prende un agente in ostaggio, intima agli altri di girarsi e poi fugge dalla finestra di casa sua, senza incastrarsi perché è su misura. Tutto questo potrebbe anche avere un senso, se non fosse che da un giorno all’altro si ritrova in Polonia a investigare sulla scomparsa della sua amica.

Nerd 2: aha! Il montaggio tipico di chi si sta per pisciare addosso ma vuole concludere il suo lavoro.

Nerd 1: e non solo, si sono dimenticati di girare almeno il 30% di scene per cui diventa tutto un po’ confuso. Steve arriva in Polonia col cappottone marrone, parla con la direttrice dell’orfanotrofio, che si chiama “la signora Donata”. In uno scenario normale Steve-o avrebbe parlato con la signora Donata di come va a scuola il figlio del Fumagalli, ma in un home video anche un’insospettabile donna che si chiama la signora Donata è una cattiva e Steve lo sa, lo percepisce. Lo sa che c’entra qualcosa con la sparizione di Irena. Magari non ci arriva subito perché la logica non è mai stata il suo forte, ma i suoi sensi di giustiziere col cappottone gli dicono qualcosa. E cosa scopre? Che la sua amica gli ha lasciato un messaggio criptico che riesce a capire solo lui.

Nerd 2: qui inizia ad avere risvolti da roba seria, i messaggi criptici e Steve-o che li capisce poi. Non so, sono in quella fase in cui l’entusiasmo mi sale su e giù o mi rimane sullo stomaco…hai presente la pesantezza che ti lasciano i semini dei pomodori? Uguale. Per farti capire, io voglio solo bolsità e manone dall’uomo col cappottone.

Nerd 1: no ma stai tranquillo, questa roba dei messaggi criptici dura poco, giusto per far capire che la ragazza è intelligente e che dà la merda agli altri ragazzini dell’orfanotrofio. La signora Donata viene uccisa la sera stessa, non nella cucina di casa sua mentre stava pulendo i peperoni presi al mercato, ma dentro l’orfanotrofio stesso. La sera stessa dell’omicidio due scagnozzi di Faisal decidono di suicidarsi, cercando di aggredire Steve nella sua camera d’albergo. Uno di questi viene mollato dal terzo piano e si schianta su una macchina.

Nerd 2: mi viene in mente qualcuno…

Nerd 1: non lo dire, non fare quello che ai tempi del Romanticismo avrebbero chiamato il villano. Comunque Steve-o viene a sapere che la signora Donata non potrà più andare dal macellaio sotto casa, e si trova la mattina dopo sulla scena del delitto con il bambino muto. Viene portato in commissariato da una detective bionda, in quanto sospettato di aver a che fare con l’omicidio.

Nerd 2: ah…Èffiga?

Nerd 1: lo sai come sono le presenze femminili nei film d’azione? Lei fa parte della categoria della classica poliziotta bella e che spara pure. Allora…ah sì, lei lo porta al commissariato, lui si dichiara del “Fondo assistenza globale”. Lei inizialmente non capisce, cioè si chiede se sia una supercazzola e, se non è una supercazzola, si chiede come un tipo del genere possa essere in quell’organizzazione. Presa dai sospetti si allontana subito dopo per controllare che Steve abbia detto il vero. È il momento in cui il film si trasforma per 30 secondi in un thriller informatico: Steve inizia a smanettare sul pc della polizia, senza che nessuno lo fermi ovviamente, inserisce una password a caso nel pc e riesce ad entrare e a cercare informazioni che in realtà non trova, però trova…insomma lo sai come vanno certe cose. Comunque lei capisce che dice il vero e gli dice la solita tiritera da Distretto di Polizia “Resti in città”.

Nerd 2: cose che trova e non trova, “Fondo assistenza globale”, password a caso, insomma è tutta un’allegra caciara.

Nerd 1: certo è sempre un’allegra caciara con Steve, quella gioia tipica delle sagre paesane nelle cittadine prive di rete internet, in cui mangi tanto e poi ti godi il concerto di Mal dei Primitives. Però sia chiara una cosa, che questa è una dolce storia sull’amicizia e la violenza è solo un mezzo
che usa Steve sui cattivi per ritrovare l’amica. Ad esempio c’è una scena in cui il bambino dell’orfanotrofio ruba gli occhiali da sole a Steve. Steve lo scopre, sorride e gli dice “sei veloce, ma non quanto serve.” In un'altra occasione avrebbe spezzato il polso al bambino come monito, dicendogli che stava percorrendo la via del desiderio materiale e si stava allontanando dalla retta via del Buddha. Ma qui sta cercando la sua amica Irena e non può sprecare energie preziose.

Nerd 2: davvero nobile da parte sua, poteva invalidare quel bambino per tutta la vita e non l’ha fatto perché viene prima l’amicizia. Ha anteposto l’amicizia al Buddha.

Nerd 1: i film di Steve-o sono come gli episodi di Sampei. Sì, in Sampei c’è la pesca e le orecchie a sventola del protagonista, ma vengono prima i valori dell’onestà e dell’amicizia fra una trota e un’altra. Eravamo rimasti a…Alla perspicacia di Faisal, che da un lato ha Steve-o alle costole e dall’altro Irena che lascia messaggi ovunque. Allora per depistare Steve, carbonizza una delle ragazzine e ci mette sopra il braccialetto indiano per far capire che è Irena e una cassettina con un filmato. La detective lo dice a Steve e arriva una delle migliori scene: Steve che si siede, si ingobbisce con la mano sulla fronte e si dispera, ma gli viene talmente male che sembra che stia dicendo a se stesso “Cazzo non c’è un bagno!”.

Nerd 2: tipo che manca la didascalia “Notare la spontaneità facciale.”

Nerd 1: esatto. E poi se ne va al pub dello zio della detective con la detective come se volesse rimembrare i bei tempi andati. Poi ritorna in albergo a far che cosa non si sa. In quel momento arriva il bambino muto. Il bambino muto nel film dirà solo poche cose di fondamentale importanza tipo: “Irena!” “Agnewska!” “È tutto un grande cerchio.”

Nerd 2: il bambino è come la zia Date di Heidi, compare poche volte ma stravolge tutto.

Nerd 1: con la differenza che Date è notoriamente conosciuta per essere la zia snob e stronza. Steve capisce che il bambino ha visto qualcosa e si reca al commissariato a lavorare sull’immagine del filmato ritrovato sul presunto corpo di Irena, ricavandone una presunta foto di Irena. Poi torna in albergo e scopre che il bambino tazza come una spugna con le bottigliette del minibar.

Nerd 2: gli ruba gli occhiali e gli fotte pure le bottigliette del minibar, è proprio lo stereotipo del bimbo delinquente dell’orfanotrofio.

Nerd 1: sì e Steve lo grazia per la seconda volta, unico caso al mondo in cui Steve ha graziato per due volte una persona, (salvo quella volta che il Dalai Lama gli tirò le guance e gli disse “Ma quanto è bello il mio tulku cicciotto!”). Il bambino si ricompone e riconosce nella foto una ragazzina di nome Agnewska e Steve gli dice: “Aiutami a trovare chi ha rapito Irena e ti prometto che tutto questo non succederà più.”

Nerd 2: immagino con il tono di voce di un dottore che ti dice che non farà male, solo che ti farà male il doppio. Però con Steve è diverso, quando dice che non succederà più, vuol dire che non succederà più per almeno le prossime 1000 reincarnazioni.

Nerd 1: allora mette su on la levetta del pensiero e, tramite una mappa della città e un accendino con la bandiera della Turchia, rubato dal ragazzino al tipo biondo, riesce a fare dei collegamenti assurdi ma giusti. Quindi intuisce che dietro ci sta un’organizzazione che si chiama Itara Foundation (nome letto su un documento della signora Donata) e che il responsabile donazioni è il braccio destro di Faisal sul traffico di esseri umani.

Nerd 2: come lo studente che fa giusta l’espressione di matematica col procedimento sbagliato.

Nerd 1: si infila il cappottone e scopre nell’edificio dell’Itara che le ragazze sono state rapite. Steve ha fatto eureka. Steve ha tolto la sicura alle manone. Si reca al pub dello zio della detective e trova ovviamente la detective in uno stato malinconico, tipo alla decima vodka, e se la porta a casa del responsabile donazioni. E qui c’è quel tocco di improbabilità nella trama, tipico dei film di Steve: il responsabile donazioni è stato ucciso da uno scagnozzo di Faisal. Lo scagnozzo è ancora in casa e parte un finto conflitto a fuoco dove la detective viene ferita alla spalla. Steve, senza la musichetta “Gonna Fly Now” di Rocky, prende il tipo e lo usa come pungiball, sbattendolo un po’ ovunque.

Nerd 2: speravo in più cattivoni, che è sinonimo di più sberloni, onestamente.

Nerd 1: abbi fede. Il tipo fugge prima che Steve possa ucciderlo e così alleviargli le sofferenze. La detective giace a terra ferita, ma niente pronto soccorso perché è banale. Steve si improvvisa
medico da campo e le inquadrature si spostano sulla manona che accende i fornelli e prende i coltelli. Fin qui Po sembra che stia facendo il cameraman allo chef Guerino che cucina gli gnocchi con i rallenty scenici, se non fosse che Steve butta i coltelli nel fuoco per sterilizzarli. Anestetizza la detective ubriacandola ancora di più ed estrae la pallottola con un coltello, con la stessa facilità con cui si estrae una scheggia abnorme. Tutto questo vestito da banchiere, in giacca e cravatta, senza cambiare espressione e usando un termine medico che nella versione originale non avrà mai detto: “Ora devo cauterizzare la ferita”.


Nerd 2: senza rischio d’infezione perché Steve le infezioni le prende a schiaffi.

Ora ti cauterizzo a sberle
Nerd 1: il giorno dopo Steve si porta a spasso il bambino fino all’ambasciata turca (la storia dell’accendino con la bandiera turca) e il bambino gli indica che Faisal è il cattivo che ha rapito Irena. Steve abbassa lo sguardo e legge sul giornale che c’è un ricevimento all’ambasciata turca e decide di infiltrarsi tramite un amico russo.

Nerd 2: mi sembrava strano che non ci fosse un solo russo in tutto il film, ora le cose iniziano ad essere chiare.

Nerd 1: sì, devo ammettere che anch’io ho avuto una visione più chiara con l’arrivo dell’amico russo. La scena si sposta all’albergo e c’è Steve che ordina alla detective e al bambino di allontanarsi il più possibile dalla città perché stasera si regola il tutto, mentre Irena lascia l’ennesimo messaggio in codice facendo un tetris con le tartine al caviale.

Nerd 2: pippiripi piripi piripi piripi piripippippippippiiii! (musica di Tetris)

Nerd 1: bravo, hai colto il tutto. Cala il tramonto e si aprono le danze. Parte inizialmente il remake di “Mission Impossible 8 anni e 30 kg dopo”: Steve si infiltra al ricevimento dell’ambasciata turca, si presenta a Faisal e gli offrono le tartine. Una persona normale avrebbe rubato il vassoio al cameriere, ma dal momento che Steve è vegetariano, fissa il caviale con disgusto però capisce che è un messaggio di Irena. Steve è una trappola, ti hanno scoperto! A quel punto, tallonato da Louis e Faisal, è costretto a lasciare la festa. Dal momento che ha dimenticato di mettere su off la levetta del cervello, gli viene il colpo di genio per regolare i conti con gli ex colleghi corrotti che gli stanno alle costole: entra in una casa di tolleranza, appartenuta al re Stanislav, paga una escort per sedurre uno scagnozzo di Faisal.

Nerd 2: non sarà stato sicuramente credibile in quella casa.

Nerd 1: ti assicuro che le escort gli sorridevano e sicuramente non per compassione perché Steve è come i cani, se ne accorge mentre lo stai facendo. La ragazza raggiunge questo tipo al ristorante, il tipo se la porta alla stanza nel retro e sta per pagarla soddisfatto, quando esce fuori Steve e gli fa fare un succhiotto sulla fronte dall’armadio. Poi gli dà 10.000 dollari per andare da Faisal e Louis e dire che lui è nel bordello di re Stanislav.

Nerd 2: il regolamento di conti in una raffinata casa di tolleranza. Un bordello nel bordello.

Nerd 1: esatto, ma c’è un altro problema: la detective e il bambino sono rientrati perché il bambino le ha fatto una testa così e le ha ordinato di tornare indietro. Steve se li ritrova fra le palle entrambi, lascia il bambino da un amico che spunta dal nulla e si porta dietro la detective, non prima di passare dallo zio barista a rifornirsi di armi, come nella migliore tradizione.

Nerd 2: cioè a rifornirsi di una pistola, a Steve basta e avanza contro chiunque.

Nerd 1: per dare un tocco di credibilità gli hanno messo anche un fucile a pompa. Steve si barrica nella casa di re Stanislav, dotata di fondamentali passaggi segreti, con la detective e arriva Louis con altri 6 uomini armati fino ai denti.

Nerd 2: e quando 7 uomini armati fino ai denti incontrano Steve col fucile, i 7 uomini armati fino ai denti sono uomini morti…

Nerd 1: Steve in questo scontro a fuoco è immenso, non solo fa una capriola in avanti (un plauso alla controfigura), ma spara 35-40 volte senza ricaricare mai la pistola. La detective mira esclusivamente alle gambe, poi capisce che può ucciderli se spara dall’addome in su.
Poi Steve finisce inspiegabilmente le pallottole ed è costretto a ricaricare, ma finge di aver la pistola scarica per ingannare Louis e gli piazza questo dialogo: “Louis ti piace tanto fare la puttana? Ti sei venduto come una puttana e lo sai cosa succede alle puttane? Le puttane vengono sempre fottute.”

Nerd 2: ha detto 4 volte puttana in neanche un minuto e soprattutto in una casa di tolleranza, noblesse.

Nerd 1: pim pum pam! Louis va all’ufficio di collocamento da Lucifero. È arrivata l’ora di Faisal e non c’è niente di meglio che ucciderlo in un enorme casa bianca. Il montaggio non ci spiega come Steve arriva a questa casa, ma sono inutili dettagli che non interessano alla plebe. La plebe vuole la vendetta implacabile.

Nerd 2: la plebe ha deciso con il pollice in giù e Faisal riempito di schiaffi.

Nerd 1: e non sarà così. Po stravolge tutto e la butta sul pathos, seguendo il motto che le battaglie di 5 minuti creano leggende che durano mille anni: il duello con le spade.

Nerd 2: ora si spiega la storia della katana.

Nerd 1: che poi non è una katana, ma uno spadone. Si guardano, si studiano, girano intorno a se stessi. Sullo sfondo c’è Irena che guarda terrorizzata, probabilmente non si aspettava che Steve fosse così inespressivo, ma ci farà l’abitudine.
Ma dura tutto un minuto e poi un solo colpo in corsa, come in “Ken il Guerriero”: gloria al vincitore, morte allo sconfitto.
Faisal cade morto, Steve resta vivo, Irena è salva e viene adottata da Steve col bambino muto e vissero tutti felici, amici e contenti nei boschi con gli animali selvatici.

Nerd 2: che poesia, tutti di nuovo a contatto con la natura.

Nerd 1: il concetto di natura è sempre presente nei film di Steve: se gli offri il polso lui te lo spezza perché è nella sua natura. Se fai lo stronzo dal tuo corpo trae nuovo nutrimento per i condor perché è nella sua natura. Se diventi suo amico, lo rimane per sempre perché è nella sua natura. Se scegli i suoi film non ti deluderà mai, anche se il film è pessimo ci sarà sempre qualche scena in cui ti alzerai in piedi e urlerai al miracolo. Questa vita ti dà poche certezze, Steve è una di queste, “Out Of Reach” è una di queste.


Nerd 2: la galassia di bolsi Eroi sul viale del tramonto, quelli che ti aiutano a distinguere i buoni dai cattivi e che poi picchiano i cattivi. Ci saranno anche quando non ci saranno più e noi canteremo le loro glorie a nuove generazioni confuse, perse tra la tecnologia. Qualcuno si salverà, qualche altro no, ma vivremo abbastanza da ricordarci che se non avessimo scoperto tutto questo, avremmo vissuto un’esistenza infelice.

Nerd 1: in alto il bicchiere per Steve!

Nerd 2: in alto il bicchiere per l’eternità!